Brignano Enrico - 2015 - Ci siamo evoluti bene by Brignano Enrico

Brignano Enrico - 2015 - Ci siamo evoluti bene by Brignano Enrico

autore:Brignano Enrico [Brignano Enrico]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788858686904
Google: MKvSDQAAQBAJ
editore: Rizzoli
pubblicato: 2017-01-18T23:00:00+00:00


L’antenna con la stagnola

ovvero

La monnezza del mondo

Se la colonizzazione di massa di nuovi pianeti è una possibilità futuribile dell’umanità, di cui ora stiamo soltanto prefigurando condizioni e progettualità reali, è pur vero che da Jurij Gagarin – il primo uomo, sovietico, a essere lanciato in orbita – e Neil Armstrong – il primo americano a lasciare un’orma sul suolo lunare – i cosmonauti hanno fatto diverse passeggiate nello spazio.

Mi ricordo che avevo tre anni quando il primo uomo arrivò sulla Luna. Era di notte, e la mia famiglia era tutta riunita davanti alla televisione a vedere quelle immagini, commentate da una voce inconfondibile, che anni dopo seppi essere quella di Tito Stagno. Mio padre aveva sistemato l’antenna che era difettosa e non prendeva bene, ci aveva messo due ore per fissarla con la carta stagnola, ne aveva consumata un rotolo, più qualche imprecazione. «Non vi avvicinate. Lasciatela così» ci aveva detto. Poi durante la lunga diretta s’era assopito e alle 22:17 precise, quando Tito Stagno ha urlato: «Ha toccato, ha toccato», mio padre s’è svegliato, è zompato sulla poltrona: «Chi ha toccato? Vi avevo detto di non avvicinarvi. Ve le taglio quelle mani».

Mamma, che già c’aveva la luna storta, gli ha risposto: «Ma è Tito Stagno».

«Chi?»

«A Ni’, rimettete a dormi’.»

Io non capivo bene ma mi ricordo l’atmosfera di un fatto unico, sensazionale.

Comunque l’astrofisica ha compiuto passi da gigante. È recente la scoperta del quinto pianeta cosiddetto gemello della Terra, ovvero Kepler 452 B, distante appena millequattrocento anni luce dal Sole. Mi raccomando il civico, non vi sbagliate: 452 B, perché al 452 A c’è una pizzeria… A ogni modo, alcune delle nostre sonde hanno oltrepassato i confini del sistema solare e continuano a viaggiare per trasmettere segni e segnali umani oltre i limiti dell’ignoto. In particolare le due Voyager lanciate nel 1977, che ora navigano chissà dove nello spazio interstellare, nelle quali sono custodite alcune informazioni d’eccellenza sull’evoluzione dell’intelligenza umana, incluso l’elettroencefalogramma di alcune showgirl italiane, ritenute da molti l’anello mancante dell’evoluzione tra l’uomo e la scimmia. Questo nella speranza che vengano intercettate da qualche altra civiltà.

A bordo della Voyager Uno c’è un disco d’oro con incisi da un lato il sistema periodico degli elementi e altre informazioni sui cicli biologici della Terra, la posizione del nostro pianeta nel cosmo, immagini terrestri, i saluti degli uomini in cinquantacinque lingue, italiano compreso, anche per non fare la figura dei maleducati agli occhi degli alieni, ed esempi della musica di ogni nazione. Dall’altro lato le istruzioni per accedere a queste informazioni. Essendo il disco registrato in maniera analogica, c’è anche una testina da giradischi ad accompagnare questo pacco spaziale. Le musiche registrate variano, dai Quartetti di Beethoven, alle Variazioni Goldberg di Bach, al Flauto magico di Mozart, ma anche Johnny B. Goode di Chuck Berry e musiche etniche provenienti da tutte le parti del mondo. Tranne che dall’Italia. Strano perché nel 1977 vinse il Festival di Sanremo un gruppo chiamato Homo Sapiens, molto famoso e attivo in quegli anni. Quali messaggeri musicali migliori per gli extraterrestri? Mah, chissà! Sarà stata una questione di diritti d’autore.



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